
Come Auser abbiamo sentito l'esigenza di far conoscere in Osimo,
quali sono le nostre attività e soprattutto divulgare una serie di
progetti culturali e di inziative che intendiamo portare avanti per
contribuire ad un nuovo percorso. Un percorso che, con l'Amministrazione
attuale si sta delineando e che segna una trasformazione della nostra
Città. Dopo anni in cui era permesso collaborare, solo ad alcune, delle
organizzazioni culturali presenti in città, ora troviamo invece, nuovi
spazi per tutti. E allora abbiamo pensato : "Cosa meglio di una rivista
da divulgare gratuitamente?" In essa tratteremo gli avvenimenti che
andremo via via sviluppando, daremo testimonianza dei progetti
realizzati e di quelli da realizzare, sempre nella massima
collaborazione con l'Amministrazione Comunale e con le varie
organizzazioni culturali presenti in città. Abbiamo scelto come titolo
:"Il Sogno di una Cosa" perchè esso si rifà ad un romanzo di Pasolini,
pubblicato ne 1962, che tratta la storia di tre amici di un piccolo
paese agricolo del Friuli. Ambientato negli anni del primo dopoguerra,
caratterizzati dall' estrema povertà di quel periodo, abbiamo pensato
che quegli anni fossero paragonabili, in qualche modo, a quanto viviamo
oramai ogni giorno, a causa della gravissima crisi economica e
strutturale che l'Italia sta attraversando e che purtroppo anche in
Osimo si avverte. Questi tre giovani tentano di sottrarsi al disagio di
una vita di stenti, emancipandosi dalla miseria e dai condizionamenti
sociali, attraverso appunto la ricerca continua di: "una cosa", non come
orizzonte lontano, ma come rivoluzione culturale e sociale attuata nel
cambiamento dei piccoli gesti quotidiani e che partendo da essi, tende
ad un profondo cambiamento delle coscienze individuali, mirando a
raggiungere una evoluzione sociale delle condizioni di vita. Ciò che
scriveremo è esattamente ciò che pensiamo e cioè che le ingiustizie di
questa società malata, il prendersela con i più deboli, la svolta
razzista a cui stiamo assistendo, dovuta, in realtà, più che a un vero e
proprio convincimento, alla sobillazione di una certa parte politica,
che tenta di provocare una guerra tra poveri, NON è LA NOSTRA ETICA E
NON è LA NOSTRA CULTURA. Abbiamo pensato che questo fosse il momento
giusto per agire contribuendo all' ampliamento e alla diffusione della
Cultura, per risvegliare una coscienza sopita, ma presente in ognuno di
noi. Abbiamo pensato che questo fosse il momento giusto per ricercare
un' etica che vada al di la degli ideali stessi, di certo presenti, o
degli altisonanti discorsi politici, per permerarsi nella realtà,
attraverso un processo di riforma culturale che, anche con la nostra
rivista, tenteremo di perseguire. Questo, affinchè concetti come
Solidarietà, Uguaglianza, Rispetto del diverso e Giustizia Sociale
tornino ad essere i cardini fodamentali del nostro vivere quotidiano.
Quindi cosa aggiungere? Solo questo, aiutateci a diffondere Auser e la
nostra Rivista.
Grazie a Tutti.