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“Io come te, mai nemico per la pelle” - Conferita la Cittadinanza onoraria ai bambini nati in Italia da genitori stranieri ma residenti ad Osimo
domenica 19 aprile 2015
Un pomeriggio di sole, nonostante la pioggia!!!
Ieri, Sabato 18 Aprile 2015, è stata conferita ai bambini, nati in Italia da genitori stranieri e residenti in Osimo, la Cittadinanza Onoraria.
Con il patrocinio
della Camera dei Deputati, con il video-intervento della Ministra Cécile
Kienge, con il Canto della bravissima Tamara Uteuliyeva e le musiche e i
cori del simpaticissimo gruppo guidato dalla Sig.ra Isabella Celentano,
tutti i presenti hanno sentito vibrare fortissime emozioni lungo la
spina dorsale.
Quando si tratta di bambini, difficile non provare tali forti sensazioni. La gioia di questi “nostri figli stranieri” ma osimani di fatto, è qualcosa che non poteva non entrare nel cuore di tutti coloro che, con entusiasmo, hanno partecipato.
Vedere l'entusiasmo con cui i bambini, veri, grandi e speciali protagonisti dell'evento, salivano sul palco, per stringere la mano alle istituzioni che consegnavano loro il Certificato di Cittadinanza onoraria e la Costituzione Italiana, è qualcosa che di sicuro, non poteva non commuovere.
Questa iniziativa è un primo passo per costruire
insieme spazi di protagonismo, luoghi di espressione e ambienti di
relazione significativi. Tutto questo è un investimento per il futuro. A
voi giovani, alle vostre famiglie, vogliamo far sentire il nostro
affetto, vogliamo dire che questa città dal passato antico e nobile, vi
accoglie con fiducia.
Orgogliosi di esserci stati. Orgogliosi di essere stati tra i promotori. Orgogliosi di essere cittadini Osimani, come tutti quei meravigliosi bambini di tutti i colori, che, ieri pomeriggio, hanno dato un tocco di energia in più alla nostra città.
Benvenuti in questa città che ora è anche più vostra!
Siate fieri di essere Osimani!!!
Quando si tratta di bambini, difficile non provare tali forti sensazioni. La gioia di questi “nostri figli stranieri” ma osimani di fatto, è qualcosa che non poteva non entrare nel cuore di tutti coloro che, con entusiasmo, hanno partecipato.
Vedere l'entusiasmo con cui i bambini, veri, grandi e speciali protagonisti dell'evento, salivano sul palco, per stringere la mano alle istituzioni che consegnavano loro il Certificato di Cittadinanza onoraria e la Costituzione Italiana, è qualcosa che di sicuro, non poteva non commuovere.
Il
nostro orgoglio, la nostra gioia derivano dal fatto che tante
meritorie associazioni, e la Istituzione che rappresenta la massima
espressione popolare, è la Presidenza di quel Consiglio che esprime
il volere democratico della cittadinanza, hanno voluto dare risalto e
visibilità a questi ragazzi che rappresentano una parte
considerevole del nostro futuro.
Sappiamo bene che il nuovo e diverso
genera paura e preoccupazione. Questo timore lo conosciamo già noi
italiani, popolo di migranti.
Solo verso l’Argentina sono partiti
più di 5 mila osimani.
Sappiamo
quindi il dolore che accompagna la travagliata decisione di partire.
Abbiamo conosciuto il senso del vuoto, le emozioni per gli affetti
lasciati, il rimpianto per il mondo che si abbandona. Il coraggio di
affrontare il viaggio.
I nostri nonni hanno vissuto sulla propria
pelle le discriminazioni di essere poveri e disperati, in cerca di un
avvenire migliore.
Per
questo, a chi parla di scontro di civiltà ed evoca un ritorno al
passato, un ritorno ai tempi bui delle crociate, noi voglia parlare
di incontro di civiltà. Incontro che arricchisce e permette il
progresso civile.
Vogliamo mettere insieme le grandi conquiste che hanno prodotto
civiltà: i costruttori di piramidi e gli astronomi antichi che
riuscirono a misurare con una esattezza straordinaria il meridiano
terrestre, i numeri arabi, l’introduzione dello zero, che prefigura
il nulla e il tutto, gli scrittori arabi che permisero all’occidente
il recupero del pensiero greco; a questa civiltà vogliamo
aggiungere il diritto romano, le strade, gli acquedotti, le terme,
Michelangelo, Raffaello, le città d’arte, Firenze, Venezia,
la nostra Urbino.
Oggi
incontro di civiltà significa prendere atto che ad Osimo ci sono
2374 stranieri, il 7% della popolazione!
Quella
straniera è una popolazione giovane: il 67% di questi ha meno di 40
anni, mentre
la popolazione osimana sotto i 40 anni è solo il 44%.
Una
iniezione di gioventù quindi che tenta di riequilibrare il calo naturale.
Nella nostra città il saldo naturale è negativo. Sono più numerose
le persone che muoiono rispetto a quelle che nascono.
Una società
che non riesce a rinnovare la propria popolazione è una società
senza futuro!!!
Questi ragazzi sono la nostra speranza.
Questi
ragazzi sono e si sentono parte della nostra società, la vivono ogni
giorno, frequentano la scuola, partecipano alle feste di compleanno,
fanno i compiti insieme ai nostri figli. Vivono e partecipano ai momenti
collettivi.
L’Italia
non può apparire come un Paese che non li accetta o appena li
tollera. Abbiamo davanti agli occhi lo smarrimento di una bambina che
conosciamo bene, quando le hanno svelato che non è italiana.
I suoi genitori sono in Italia da venti anni. parlano non la nostra linguq ma il dialetto osimano. Lei è nata qui, non è ancora mai andata nel paese di origine
dei suoi genitori, ma le hanno spiegato che non è italiana!
Abbiamo
pensato quale reazione potrebbero avere questi giovani?
Pensiamo solo
all’investimento che facciamo per la loro formazione, per la loro
istruzione.
Poi quando si tratta di raccogliere i frutti di queste
energie fresche, diciamo no, tu no. Perché? Perché no!
Evitiamo lo stereotipo che vede i figli di immigrati, destinati ai
margini della società, vaganti per le periferie, capri espiatori contro cui prendersela per una società che non li
accetta.
Orgogliosi di esserci stati. Orgogliosi di essere stati tra i promotori. Orgogliosi di essere cittadini Osimani, come tutti quei meravigliosi bambini di tutti i colori, che, ieri pomeriggio, hanno dato un tocco di energia in più alla nostra città.
Benvenuti in questa città che ora è anche più vostra!
Siate fieri di essere Osimani!!!